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Re: eseguire software di un'architettura hardware diversa da quella del proprio sistema (ERA: Re: Ancora CIE e middleware)



Il 19/10/2021 21:46, Davide Prina ha scritto:

se devo essere sincero non ho mai approfondito più di tanto la questione di quale foreign architecture puoi installare sulla tua macchina e una volta fatto cosa effettivamente ci puoi fare.
Io l'ho fatto tanti anni fa, per tentare di crearmi un sistema minimale che potesse avviarsi sia su x86 (32 e 64 bit) che su ARM. Un fallimento.

L'unica cosa che ho fatto è installare l'architettura i386 su un'architettura amd64.
E questo è tranquillamente supportato, infatti :)

Però se si guarda il wiki di Debian relativo alla multiarchitettura[¹] prima indica con questa frase "either the kernel supports a compatibility interface, notably 64bit kernels often support running 32bit software (but most probably not the converse)" che non sembra escludere definitivamente questa possibilità, mentre io mi sarei aspettato, come hai indicato tu, una frase che escludesse categoricamente l'esecuzione di software a 64 bit su un'architettura hardware a 32 bit.
In effetti un sistema c'è, ma l...e...n...t...o.......

Poi però offre una modalità per poter eseguire qualsiasi software di qualsiasi architettura hardware supportata da Debian sulla propria architettura hardware "nativa": "or a qemu-user instance is configured to act as an on-the-fly emulation layer, see QemuUserEmulation" che punta alla pagina di QemuUserEmulation[²]
Beh, se metti di mezzo la virtualizzazione allora puoi eseguire di tutto. Certo che le prestazioni precipitano: per quanto qemu sia piuttosto efficiente, dover emulare un'architettura diversa ha un grosso impatto. Se poi aggiungi che x86 non prevedeva le estensioni di virtualizzazione che invece ci sono in amd64, sei costretto a rendere interpretato il linguaggio macchina dell'eseguibile.

Da quello che ho capito, guardando rapidamente questa seconda pagina, sembra possibile installare software di una qualsiasi foreign architecture ed eseguirlo in modo trasparente, come se fosse dell'architettura "nativa". La cosa è molto interessante e, ad avere tempo, sarebbe da sperimentareSicuramente può essere utile in certi casi. Però non credo si possa
applicare alle lib.

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Diego Zuccato
DIFA - Dip. di Fisica e Astronomia
Servizi Informatici
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
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