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Verso ZFS / BTRFS



Un ciao a tutta la lista.

Stavo valutando la migrazione verso un FS più "avanzato" come quelli descritti
sopra.
Valutavo principalmente ZFS usando il modulo del kernel zfsonlinux ma anche
btrfs sembra abbia le funzionalità che cerco.

Ho notato che anche da un punto di vista di mentalità sono molto diversi dai FS
più semplici con cui sono abituato a lavorare.

Ho anche visto che zfs include una specie di "condivisione samba" che potrebbe
essere molto comoda.

A parte ogni consiglio/considerazione riguardo ai 2 FS citati, vorrei sapere
quale sarebbe "concettualmente" il modo migliore per fare ciò che facevo prima
su ext4 mantenendo samba come protocollo di condivisione:

- Directory principale condivisa a cui un solo utente ha pieno accesso
- Diverse cartelle di cui solo alcune visibili e accessibili (e eventualmente
scrivibili) da altri 2 utenti.
- In alcuni (pochi) casi la regola scritta appena sopra deve valere anche per
le sottocartelle.

Prima per gestire quanto sopra avevo fatto così (so che non è pulitissimo ma
andava):

- La directory principale era una share samba non "browseable" a cui solo un
utente aveva accesso.
- Le cartelle (e loro sottocartelle) avevano i permessi settati secondo quanto
necessario.
- Per "nascondere" le cartelle non riguardanti gli altri 2 utenti anziché
condividere le cartelle stesse, ne avevo creata una contenente al suo interno i
solo link simbolici alle cartelle a cui gli altri 2 utenti potevano accedere.

Cioè io ho:
/
/A	(da non condividere)
/B	(da condividere)
/C/1	(da non condividere)
/C/2	(da condividere)

e una cartella D così strutturata
/D/B	(link a B)
/D/C/2	(link a /C/2)

In questo modo gli altri utenti vedevano la share D, e io invece accedevo alla
radice "non visibile".


Se usassi ZFS (o btrfs), quale sarebbe il modo corretto di "pensare" quanto
scritto sopra?

Aggiungo inoltre riguardo a ZFS:
Su internet leggo che molti dopo aver creato il pool, creano un FS al suo
interno. Il fatto che si posso creare filesystem uno contenuto all'altro con
proprietà e quote diverse l'ho capito.
Quello che mi chiedevo è: quando ho provato a creare un pool io lo vedevo non
solo attivo, ma montato. Inoltre andando con "zfs get all" a chiedere i
parametri, mi dava la conferma che il pool aveva già al suo interno un
filesystem "radice" (dentro al quale posso ovviamente creare anche volumi
ecc...). Perché creare un solo altro FS al suo interno? se non ho bisogno di
crearne altri, perché non usare quello già presente?

Quello che cerco principalmente da questo passaggio è il checksum, gli
snapshot, la possibilità di spostare l'archivio in blocco a un altro sistema (o
backupparlo) con tutte le sue proprietà e mi sembra molto buono da un punto di
vista di affidabilità il fatto che in caso di mirror o raidz il FS "collabora"
col pool per la gestione degli errori (ad esempio checksum + mirror gestiscono
il caso di corruzione "silenziosa" dei dati senza il rischio si sincronizzare
il disco sbagliato).

Se ho detto castronerie correggetemi perché quello di questi FS per me è un
mondo tutto nuovo e non ho ancora capito come funziona l'approccio mentale.

Ciao e grazie a tutti
Davide

-- 
Davide


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