Re: quotare o citare [era: Modifica impostazioni di sistema - Re: Re: Controller raid ATI Technologies Inc SB700/SB800 SATA [RISOLTO]]
On 30/08/2011 23:26, Dario wrote:
Il 30/08/2011 19:57, Davide Prina ha scritto:
è vero che sarebbe meglio sempre evitare di italianizzare parole
inglesi per poi declinarle/coniugarle all'italiana, però, secondo me
"citare" non vuol dire esattamente la stessa cosa che "to quote".
Sicuro ?
ho scritto secondo me
Puoi citare qualche fonte autorevole che confermi quanto dici?
no, sono andato a livello di logica e buon senso.
Però ora, rispondendoti, ne ho trovata una (vedi anche più avanti quanto
dico):
http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/Q/QU/quotare2.html?q_search=
Perché leggendo questa fonte, parrebbe che è correttamente combaciante a
"citare":
http://www.ldoceonline.com/dictionary/quote_1
a me non sembra, qui non c'è proprio l'accezione usata in informatica
per la posta elettronica.
Poi tieni presente che non esiste una fonte unica, soprattutto per la
lingua italiana, che tu possa dire è così. La lingua, soprattutto quella
italiana, è qualcosa in evoluzione e che non ha nessuno che in pratica
sia investito ufficialmente della sua manutenzione e gestione e che sia
riconosciuto da tutti come unica fonte (non citarmi la Crusca perché non
fa proprio nulla di questo). Quindi troverai fonti, ritenute da tutti
autorevoli perché editrici dei principali dizionari italiani, che su uno
stesso argomento riportano in alcuni casi regole completamente
differenti e a volte diametralmente opposte. E questo non soltanto per
quanto riguarda il significato delle parole o il loro uso nell'attuale
italiano parlato/scritto, ma anche sulle regole di base che devono
essere utilizzate per ricavare declinazioni e coniugazioni (faccio un
esempio banale: molte fonti riportano la regola che i verbi tipo
disegnare si coniugano per la prima persona plurale dell'indicativo
presente solo come "disegniamo", altre indicano come variante corretta
anche "disegnamo"; io preferisco considerare le seconde come errate).
Inoltre in italiano esistono come verbi sia "citare" che "quotare" con
significati diversi e quindi "quotare" più tutta la sua coniugazione
non è un'applicazione di regole italiane ad un verbo inglese.
Per l'appunto "citare" ha un significato e "quotare" ne ha un altro
(suggerimento: perché in Borsa si parla di quotazioni?).
entrambi i verbi italiani non hanno il significato necessario per
indicare l'azione di "to quote" per quanto riguarda la posta elettronica
e che sia riconosciuto/riportato da tutte le varie fonti semi-ufficiali.
Un verbo può avere più accezioni con significati molto diversi. Il "to
quote" vuol dire mettere delle quote (altezze) per far capire chi ha
scritto cosa. In questo caso a me sembra più corretto usare "quotare"
perché ha come accezione anche quella, per esempio, di mettere/segnare
le quote delle altezze di una planimetria.
Scrivere
Utente1 ha scritto:
> utente2 ha scritto:
>> utente3 ha scritto:
>> testoA
>>> testoB
> testoC
è un modo per mettere le quote alle varie citazioni (per questo che
citare, secondo me, non è completo, non descrive tutta l'azione che è
fatto con il "to quote" e non spiega la complessità del tipo di
citazione applicato) e capire immediatamente chi ha scritto cosa:
"Utente1" ha scritto "testoC"
"Utente2" ha scritto "testoA"
"Utente3" ha scritto "TestoB"
Se poi vediamo tra le accezioni di "quotare" (italiano) troviamo che
alcune si riferiscono alla determinazione/misurazione/indicazione di
una quota (es: la quota altimetrica di un terreno, delle componenti di
un edificio, ...).
accezione ? o storpiamento di significato ?
molti termini hanno sia significati generici che specifici. Non tutti i
dizionari riportano quelli specifici, in alcuni casi, alcuni dizionari,
riportano anche le accezioni ora obsolete, dialettali, ... Inoltre puoi
trovare casi in cui la stessa accezione è "diversa", come significato,
tra dizionari differenti.
Ad esempio per quotare sul dizionario che sto guardando ho 8 accezioni,
di cui 1 obsoleta, 4 generiche e 3 specialistiche; ne trascrivo qui una:
tecnico, architettonico: nel disegno tecnico e architettonico, segnare
le quote planimetriche e altimetriche degli elementi rappresentati.
Riporto qui alcune fonti "web" che ti permettono di vedere quanto di ho
detto:
http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/quotare.aspx?idD=1&Query=quotare&lettera=Q
http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/Q/QU/quotare1.html?q_search=
http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/Q/QU/quotare2.html?q_search=
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/Q/quotare.shtml
Come ben puoi vedere non tutte le fonti riportano tutte le stesse accezioni.
Come dire accezione di acqua = fuoco
è cosa comune che un termine possa avere significati diversi e a volte
che si riferiscono ad argomenti completamente diversi e quindi con
significati che possono sembrare anche opposti. Tutto dipende dal
contesto, come sempre. Quindi non mi stupirei che esista una parola con
un'accezione che indichi un suo contrario.
In relazione alla...diciamo misura (quota - altitudine) un'alta vetta
può essere una posizione strategica contro un nemico, quindi "quotare"
(dare valore) non è proprio un "accezione" IMHO.
non ho capito
Se si interpreta il verbo inglese "to quote" come mettere le "quote"
durante la citazione (i simboli '>'), allora la scelta del verbo
sarebbe corretta. Si potrebbe vedere il "riutilizzo" del verbo
"quotare" assegnandoli una nuova accezione informatica.
L'accezione informatica la vedo ben descritta qui (fonte non
autorevole): http://it.wikipedia.org/wiki/Quotare
come dicevo sopra, soprattutto per la lingua italiana, non esiste una
fonte autorevole, a meno che ci si comporti da fisico e si dica:
ipotizzando che la fonte autorevole sia... allora...
Ne *cito* un pezzo :-) :
"*Gergalmente*, invece, _soprattutto in ambito informatico_, esso si usa
nel senso derivato dal verbo inglese to quote (citare) che indica
l'essere d'accordo con un'altrui affermazione o, per l'appunto, il
citarla .."
infatti questa definizione non è corretta se intesa genericamente; è
soltanto una possibilità del quoting.
(Vi ricordate quando il top era Altavista ? ve lo immaginate un oggi con
"Altavistando..." :-D ).
questa è l'uso di una parola che viene coniugata/declinata
all'"italiana", lo stesso che con googlare, cose che secondo me sono da
evitare. Per quotare la situazione è totalmente differente, come spero
di aver spiegato sopra.
Magari varrebbe meglio dire "evidenziare dal contesto o riportare una
parte del contesto" ?
no, questo non è il "to quote"
Quindi, secondo me, non è poi sbagliato usare "quotare", mentre l'uso
di citare sarebbe più restrittivo perché non comprenderebbe né i
simboli '>' né il modo in cui avvengono le citazioni.
Tua pura opinione personale :-) che non combacia con "l'italiano".
mia opinione personale, che però ora è suffragata da una fonte che si
può ritenere ufficiale. Il dire che qualcosa non combacia con
"l'italiano" è davvero difficile, soprattutto se non si ha nessuna fonte
che indichi questo. Per poterlo affermare bisognerebbe che esistesse una
fonte ufficiale unica e sopra tutte le parti, cosa che non esiste per
l'"italiano", o adottare il metodo dei fisici per risolvere
brillantemente queste questioni ;-) (è stupenda la barzelletta dei
cavalli[0], che mi ha raccontato proprio un fisico, avvisandomi però
prima che se non ero un fisico probabilmente o non l'avrei capita o non
mi avrebbe fatto ridere).
Per esempio in Spagna i termini spagnoli sono "curati" da persone
incaricate ufficialmente del loro mantenimento/gestione.
Bisogna comunque ricordare il "contesto" e mai generalizzare.
non l'ho capita, rispetto a quanto hai scritto tu.
Da quello che ho scritto io un termine può avere significati totalmente
differenti a seconda del contesto in cui ci si trova. Non è possibile
generalizzare e far si che una parola abbia sempre lo stesso significato
in qualsiasi contesto sia stata inserita.
Infatti quando dico "ti quoto in pieno" è corretto il significato
infatti sto "dando valore" a quanto hai detto.
secondo me invece questo è un uso familiare/gergale che andrebbe evitato
nello scritto. Nello scritto bisognerebbe dire "sono completamente
d'accordo con quanto da te asserito".
Ciao
Davide
[0] non trovando il link la scrivo (quello che mi ricordo):
Uno vuole scommettere dei soldi ai cavalli, ma non gli piace perdere
così vuole trovare un sistema infallibile per vincere sempre dei soldi.
Si rivolge ad un statistico che però gli propone un metodo con
probabilità di vittoria del 40%, ma non lo sta neanche a sentire e se ne
va. Non contento si rivolge ad uno matematico che gli propone un metodo
con probabilità di vittoria del 60%, ma non vuole sapere di cosa si
tratti perché non è quello che cerca. Non volendo rischiare di perdere i
soldi "investiti" si rivolge alla fine ad un fisico che gli dice di
avere la soluzione al problema da lui proposto che garantisce al 100% la
vincita e gli inizia ad illustrare il metodo da usare: "ipotizzando che
i cavalli siano sfere perfette..."
--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione contro i brevetti software in Europa:
http://petition.stopsoftwarepatents.eu/
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook
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