Re: condividere una partizione con due debian. inconvenienti?
On Fri, Jan 09, 2004 at 05:25:22PM +0100, Leonardo Canducci wrote:
> [...]
> mi chiedevo: qual'è il modo giusto di gestire una partizione di scambi
> dati e backup (niente etc, usr ecc.) a cui possono accedere 2 diverse
> distribuzioni per non fare pasticci con i permessi?
non e' che ci sia IL modo giusto: c'e' piu' di UN modo per fare ogni
cosa, e se quello che segui tu ti soddisfa e' UN modo giusto...
io farei cosi':
- in entrambe le distribuzioni fare in modo che l'utente che usi di
solito abbia lo stesso nome (diciamo pippo per essere originali :),
stesso UID (1000, per esempio), stesso gruppo (users, GID 10);
- la partizione da condividere chiamamola per comodita' /mnt/pluto;
- chgrp users /mnt/pluto # eventualmente -R
- chmod 775 /mnt/pluto # eventualmente -R
in questo modo da ogni distribuzione leggi e scrivi grazie ai permessi
di gruppo, indipendentemente dall'owner. se hanno lo stesso UID e' piu'
comodo, infatti io faccio cosi' tra openbsd e linux con ext2 (purtroppo
openbsd non vede reiserfs) senza problema alcuno.
se ci scrivi da root i file/directory creati saranno root.root con
permessi 755 (di solito e' umask 022), quindi l'utente pippo legge ma
non scrive.
ora pero' vedo che man mount dice:
grpid or bsdgroups / nogrpid or sysvgroups
These options define what group id a newly created
file gets. When grpid is set, it takes the group
id of the directory in which it is created; other-
wise (the default) it takes the fsgid of the cur-
rent process, unless the directory has the setgid
bit set, in which case it takes the gid from the
parent directory, and also gets the setgid bit set
if it is a directory itself.
questo per ext2/3, se usi reiserfs nunzo...
--
The meta-Turing test counts a thing as intelligent if it seeks to
devise and apply Turing tests to objects of its own creation.
-- Lew Mammel, Jr.
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