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Open Source (flame?)



On Thu, Feb 18, 1999 at 11:03:10AM +0100, Luca Matteini wrote:

> Open source implica sempre più spesso non solo il cedere completamente i 
> diritti d'uso del software, ma il fatto che l'utente può sempre meno 
> "usare" il software a soli scopi funzionali.

"Open source" trova ragione di esistenza in inglese quantomeno per
evitare il dualismo dell'aggettivo "free". In italiano "software libero"
è inequivocabile e molto più corretto, secondo me.
Tra parentesi, software libero (o open source, se preferisci), non
significa affatto "cedere completamente i diritti d'uso del software".

> Per assurdo vedo che alla fine si dovrà magari capire come funziona il 
> kernel nei dettagli, pure per lanciare un'applicazione.

... no comment.

> Forse il mio errore di valutazione sta nel fatto che Debian sembra essere 
> una distribuzione solo per sviluppatori, e non riuscirà mai ad essere una 
> distribuzione per utenti finali.

E' vero che Debian difetta nel campo dell'interfaccia con l'end user, ma
addirittura una distribuzione per soli sviluppatori... mi sembra invece
che sia particolarmente adatta, per robustezza, come distribuzione di
preferenza per server, cluster e sistemi multiutente.

> Sembra sempre più evidente che "Open Source" si concretizzi in questo 
> senso: sorgenti d'uso libero, per chi è in grado di usarli. Non solo 
> discriminatorio, quanto un modo per mantenere Linux stesso un prodotto di 
> nicchia. Quasi gli sviluppatori stessi fossero spaventati da una sua 
> diffusione a livello di chi "non ha la facoltà" di capirlo.

Mi sembra che ci sia un errore di fondo nel tuo ragionamento.
Nel momento in cui decidi di lavorare sui sorgenti del software anziché su
un pacchetto preconfezionato, tu smetti di essere utente finale e ti
trasformi in sviluppatore/programmatore/hacker quantomeno dilettante.

Se non sei in grado di comprendere le implicazioni di un aggiornamento del
kernel sul resto del sistema operativo, per favore non farlo. Invece
aspetta che esca una distribuzione basata sulla nuova versione del kernel,
in cui tutto il software si contorno è opportunamente aggiornato. Debian 2.2
sarà basata su Linux 2.2; se non puoi aspettare, probabilmente altre
distribuzioni usciranno a breve con supporto per Linux 2.2; oppure fai
l'aggiornamento da solo, ma sii preparato a dover aggiustare qualcosa.

Lo scopo ultimo del software libero è quello di sostituire completamente
il software proprietario, quindi non "prodotto di nicchia" ma decisamente
di massa.

> Mi sembra di aver riscontrato una tendenza simile anche in questa mailing 
> list, dove credo di aver capito che ben pochi userebbero un tool per 
> leggere la posta elettronica che permetta di farlo con un solo click del 
> mouse.

Per motivi professionali _devo_ usare Windows 95 e annessi, e penso che
uno dei migliori programmi mai fatti dalla Microsoft sia Outlook Express,
quello incluso in Internet Explorer 4.
Tuttavia, per vari motivi, non ultima la discendenza fidonettiana,
preferisco usare lettori di posta in modo testo.

> Prima di usare Debian usavo Slackware, dove molte cose erano ancora più 
> "grezze", poi sono passato a Linux FT, adesso mi domando: devo cambiare di 
> nuovo?

Se Debian non ti piace, e trovi una distribuzione con cui ti trovi a tuo
agio, sì, cambia pure.

Ciao, William


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